Cesare Lanza. Corriere della Sera: De Bortoli via, Anselmi & Calabresi in

Ferruccio De Bortoli (foto LaPresse): lo vogliono fuori dal Corriere, ma non sembra intenzionato a dimettersi
Ferruccio De Bortoli (foto LaPresse): lo vogliono fuori dal Corriere, ma non sembra intenzionato a dimettersi

Ferruccio De Bortoli è dato in uscita dal Corriere della Sera, per essere sostituito da Giulio Anselmi e Mario Calabresi, in uno di quegli strani ticket che piacciono tanto ma che sono forieri di disastri, anche se i prescelti fossero i migliori, cosa che nello specifico i due non sono.

Al posto di Mario Calabresi, a dirigere la Stampa di Torino sarebbe destinato Massimo Gramellini.

Di sicuro, al momento, c’è una sola cosa: conoscendolo un po’ da un po’ di tempo, è che Ferruccio De Bortoli non si dimetterà, non lascerà di sua iniziativa la poltronissima di via Solferino.

Ma clamorosi spifferi provenienti da ambienti autorevoli, vicini al Corriere e alle larghe (in realtà complicate e tormentate) intese tra suoi numerosi azionisti, assicurano che è questione di ore: il cambio al vertice del più prestigioso quotidiano italiano sarebbe ormai deciso e imminente…

La crisi, in aria da tempo, è precipitata dopo la ferma opposizione di De Bortoli al “bonus” ch’era sul punto di venir concesso al management di Corriere ed Rcs. Al punto che il “bonus” annunciato è stato ritirato o quanto meno sospeso.

Non importa che De Bortoli abbia spiegato la sua intransigenza anche con il desiderio di evitare uno sciopero, nel giorno in cui il Corriere sarebbe uscito con uno scoop: l’intervista a Obama a firma di Massimo Gaggi.

I rapporti, già affaticati – per usare un eufemismo – tra il direttore da una parte e John Elkann e l’amministratore delegato di Rcs Pietro Scott Jovane si sono irrimediabilmente guastati.

A questo punto, in sostituzione di Ferruccio de Bortoli, è pronto il ricorrente nome di Mario Calabresi, attuale direttore de La Stampa. Ma con una novità importante: si parla di un tandem Mario Calabresi / Giulio Anselmi. Quest’ultimo (ex vicedirettore del Corriere, ex direttore de La Stampa, attualmente presidente dell’Ansa e della Fieg) sarebbe visto come un nome “forte”, ineccepibile, per tutelare la nomina di Calabresi, considerato ancora immaturo da altri azionisti del Corriere, spesso in disaccordo tra di loro.

Martedì è il giorno annunciato per il colpo di scena. Di certo, ci sono state forti e ripetute pressioni per indurre De Bortoli alle dimissioni, a un’uscita soft, per ridurre al minimo polemiche le inevitabili polemiche, Ma, come detto, di sicuro – e questa è la sola notizia assolutamente certa, al di là del polverone delle voci – Ferruccio De Bortoli non ha alcuna intenzione di presentare le dimissioni.

Infine, se l’operazione si compirà, al posto di Calabresi al timone de “La Stampa” andrà Massimo Gramellini.

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